ll nuoto è uno sport molto seguito, ma richiede il rispetto di alcune regole. Ho messo insieme alcuni consigli e errori da evitare quando ci si tuffa in acqua. Il nuoto è particolarmente adatto alle “schiene sensibili”, indicato per tutte le età e noto per i suoi effetti antidolorifici e rilassanti. Tuttavia, gli effetti dell’acqua sul corpo e sulla salute possono variare a seconda di come lo si pratica.
Spesso insegnato a scuola o praticato durante l’infanzia, il nuoto può diventare un ottimo investimento per la salute psicofisica. Tuttavia, praticare nuoto da soli senza un istruttore può risultare monotono. Iscrivere i propri figli a un corso, o iscriversi personalmente, non solo migliora la tecnica, ma aumenta anche la motivazione e fornisce un obiettivo a lungo termine.
Iniziare a nuotare richiede l’adozione di alcune abitudini che possono all’inizio risultare controintuitive. Quali sono?
Galleggiamento e immersione: mantenere una posizione orizzontale, sia sopra che sotto la superficie dell’acqua, non è naturale per l’uomo. I nuotatori alle prime armi spesso faticano a rilassarsi e a trovare l’assetto corretto. Per ottimizzare la prestazione, è importante guardare verso il fondo della vasca e percepire l’acqua che avvolge il collo.
Andatura: un altro errore comune è mantenere un’andatura costante e poco impegnativa per tutta la sessione di nuoto. Infatti, la pratica risulta efficace solo se accompagnata da uno sforzo fisico adeguato. Quando nuotiamo, il corpo è supportato dall’acqua, riducendo la percezione della fatica. Per ottenere i benefici desiderati sulla salute cardiovascolare e sulla costruzione muscolare, è consigliabile variare il ritmo del nuoto durante la sessione, alternando momenti di intensità maggiore a fasi di recupero. Un ritmo moderato non è da escludere, ma è importante integrarlo con momenti di accelerazione e di superamento dei propri limiti.
Respirazione: è utile alternare il ritmo a ogni lunghezza e curare il tempo che impieghiamo per respirare fuori dall’acqua. Molte persone tengono la testa fuori troppo a lungo. Questo rallenta e interferisce con la corretta esecuzione dei movimenti: l’inspirazione deve essere fatta il più velocemente possibile affinché la nostra postura non venga alterata.
Posizione delle gambe: per contrastare lo sforzo, tendiamo a piegare le ginocchia quando scalciamo, ma un movimento efficace richiede una completa tensione delle gambe. Le gambe devono entrare in acqua con forza, creando la maggior resistenza possibile per spingerci meglio. Il movimento parte dai fianchi; se eseguito correttamente, definisce eccellentemente i muscoli delle gambe.
Per ottenere benefici, il nuoto non deve essere considerato l’unica attività fisica di un corretto programma di allenamento.
