Vi è mai capitato di impostare un budget giornaliero per una campagna Google Ads e poi scoprire che in alcuni giorni avete speso molto di più? È successo anche a me, e inizialmente la cosa mi ha lasciato perplesso. Ecco perché voglio raccontarvi della sovrapubblicazione e spiegarvi come funziona davvero.
Quando gestisco le mie campagne Google Ads, mi capita di dover spiegare ai miei colleghi o clienti il concetto di sovrapubblicazione. È un fenomeno piuttosto interessante, perché può sembrare controintuitivo a prima vista. La prima volta che mi sono imbattuto nella sovrapubblicazione, ero preoccupato: perché la mia campagna sta spendendo più del budget giornaliero impostato?
Poi ho capito come funziona. Google, in sostanza, permette alle campagne di spendere fino al 200% del budget giornaliero in giorni specifici, quando rileva maggiori opportunità di raggiungere potenziali clienti. Questo non significa che il mio budget venga completamente sforato. Anzi, a livello mensile, tutto viene bilanciato. Google garantisce che non spenderò mai più di quanto previsto sul lungo periodo.
Facciamo un esempio pratico. Se imposto un budget giornaliero di 10€, in giorni particolari Google potrebbe decidere di spendere fino a 20€ se rileva che ci sono molte più opportunità di raggiungere il pubblico giusto. Tuttavia, il sistema bilancerà questa sovrapubblicazione in altri giorni, quando spenderà meno, mantenendo la spesa entro i limiti del mio budget mensile, che viene calcolato moltiplicando il budget giornaliero per 30,4 (una media dei giorni di un mese). Quindi, se il mio budget giornaliero è di 10€, a fine mese non spenderò mai più di 304€, anche se alcuni giorni ho speso di più.
All’inizio, l’idea di sovrapubblicazione mi sembrava rischiosa, ma poi ho capito che, in realtà, offre vantaggi. Google riesce a sfruttare al meglio le opportunità di traffico quando sono più rilevanti, e nei giorni più “tranquilli” spende meno, mantenendo il budget in equilibrio. È come se Google facesse una sorta di ottimizzazione dinamica del mio budget, massimizzando le possibilità di conversione senza sforare i limiti.
Ecco un esempio concreto di come può funzionare:

Nei giorni 3 e 4, ho notato che Google ha sovrapubblicato, spendendo più del budget giornaliero, ma poi nei giorni 1 e 5 ha bilanciato, spendendo meno. A fine mese, la spesa totale non ha mai superato il budget mensile prefissato.
Anche se ho fatto fatica a digerire inizialmente questa ottimizzazione, alla fine mi ha permesso di ottenere il massimo dalle campagne, soprattutto nei giorni in cui il traffico era elevato e la domanda era più alta. Ovviamente, continuo a monitorare le spese giornaliere per assicurarmi che tutto funzioni correttamente.
Qualche accorgimento che mi sono segnato in questi anni per dormire tranquillo:
- monitorare le spese giornaliere tramite la dashboard di Google Ads per assicurarti che la sovrapubblicazione non stia influenzando negativamente il rendimento.
- utilizzare strumenti di automazione come regole personalizzate o strategie di offerta basate su obiettivi (ad esempio, massimizzare le conversioni o il valore di conversione) per avere un maggiore controllo sul ROI.
- ottimizzare la distribuzione del budget su più campagne o gruppi di annunci, tenendo conto dei trend stagionali o delle fluttuazioni di mercato.
