L’importanza del mid-funnel nelle Demand Gen

middle funnel Demand Gen

Nel periodo di incertezza che stiamo vivendo, è naturale che le aziende cerchino di concentrarsi sulle conversioni e sui risultati immediati. Tuttavia, questa strategia può portare a una saturazione delle vendite, un limite oltre il quale queste non possono incrementare.

Man mano che il business cresce, se ci si concentra esclusivamente sulle vendite e la fase finale del funnel, la domanda si esaurirà. Questo perché, in assenza di nuovi potenziali clienti, il numero di persone che possono essere convertite si ridurrà progressivamente.

Per mantenere la crescita in modo sostenibile, invece, è necessario non solo convertire la domanda esistente, ma investire per generare quella futura.

Un modo per farlo è concentrarsi sul mid-funnel, la fase in cui un’azienda, dopo aver fatto conoscere i propri prodotti al pubblico, si occupa di creare interesse e considerazione, e ispirare le decisioni di acquisto.

Perchè il mid-funnel?

Il mid-funnel è un’area strategica per i brand, perché rappresenta il momento in cui i potenziali clienti sono più propensi a farsi coinvolgere e a prendere in considerazione un’offerta.

Con una strategia di marketing efficace, è possibile aumentare la consapevolezza del marchio, generare interesse per i prodotti o servizi e creare un’attrazione positiva che possa portare a conversioni future. Nel “messy middle”, la fase in cui le persone cercano informazioni sui prodotti e brand di una categoria prima dell’acquisto, i video e le immagini hanno un ruolo fondamentale.

Secondo un’indagine condotta da Kantar, il 69% degli spettatori di YouTube in Italia concorda sul fatto che la pubblicità su questa piattaforma li introduce a nuovi brand o prodotti.

L’intelligenza artificiale può supportare i brand nel presentare efficacemente al pubblico di potenziali clienti creatività visuali coinvolgenti e pertinenti, che stimolino la considerazione del brand.

Le campagne Demand Gen, disponibili oggi per tutti gli inserzionisti italiani, integrano risorse video e immagini proprio nei touchpoint Google più immersivi e rilevanti: YouTube, YouTube Shorts, Discover e Gmail.

Queste campagne supportano i team di marketing nello sviluppare considerazione per i propri prodotti e nel trovare nuovi potenziali clienti, proprio tramite i contenuti e canali visivamente accattivanti che più amano e che più li coinvolgono quando si tratta della scoperta di nuovi prodotti.

Infatti, si stima che il 91% dei consumatori abbia intrapreso un’azione subito dopo aver trovato nuovi prodotti o brand nei feed Google, ad esempio su Discover o Gmail.

Lookalike: perché usarli?

Con le campagne Demand Gen i brand possono anche attivare una funzionalità di targeting avanzata nuova ed esclusiva per YouTube: i segmenti lookalike.

Si tratta di audience con caratteristiche del tutto analoghe al pubblico già cliente o interessato al brand, cioè persone potenzialmente altrettanto interessate a un prodotto o categoria.

Tra queste si trovano anche utenti che hanno effettuato un acquisto in passato, visitato il sito web del brand o guardato video sul canale YouTube.

Agire su questo pubblico permette ai brand di raggiungere nuovi clienti, incrementali rispetto alla base clienti già attiva, e quindi di creare domanda.

Prospettive per l’anno e test

Le campagne Demand Gen sono un’opportunità importante per i brand che vogliono generare nuova domanda.

Grazie alla combinazione di creatività visuali coinvolgenti, targeting avanzato e touchpoint Google rilevanti, queste campagne possono aiutare i brand a raggiungere un pubblico più ampio e a stimolare la considerazione del brand.

 

Fonte: thinkwithgoogle.com